giovedì 9 febbraio 2017

La Nostra Immagine

CHI  SIAMO

Energia e calore srls  nasce e ha come obiettivo principale la fornitura di servizi, quali la progettazione,  realizzazione e manutenzione nell’impiantistica generale, nel settore delle caldaia a biomassa policombustibili e pannelli fotovoltaici per riscaldamento acqua sanitaria ed energia elettrica e manutenzione varie, alle famiglie e alle piccole e medie imprese; curando il cliente dall’acquisto del prodotto, al collaudo finale, alla manutenzione, e la consulenza sul combustibile.

LE NOSTRE AZIENDE

Le nostre aziende Leader del settore sono:
·        TERMOVANA;
·        ECOFABER;
·        TFT;
·        MESCOLI;
·        RADIANT
·        PANASONIC;
          ROBUR;
         CENTROMETAL;     

IL NOSTRO OBIETTIVO

Diffondere tecnologie a basso impatto ambientale ed eco sostenibili  promuovendone l’utilizzo alle famiglie e alle piccole e medie imprese è ciò che ci siamo proposti fin dall'inizio.
La nostra è una politica aziendale che mira, infatti, a conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali nell'ottica di assicurare un migliore e sereno futuro alle prossime generazioni .
L’atto dell’acquisto o della nostra consulenza se è agito con responsabilità può esercitare una grande influenza.


Quando scegliamo un bene che consumerà nella sua vita tonnellate di petrolio e inquinerà più di quanto una foresta non riesce ad equilibrare, stiamo assumendo una grande responsabilità, anche la scelta del proprio sistema di riscaldamento e condizionamento e produzione di energia elettrica ha un  gran impatto, per le persone che esercitano questa scelta responsabile energia e calore mette a disposizione soluzioni per risparmio energetico a basso impatto ambientale per divulgare una cultura più corretta sul tema dell’uso razionale dell’energia e della salvaguardia dell’ambiente.

Per preventivi e sopralluoghi contattare i seguenti recapiti:
energiaecaloreforano@gmail.com
ufficio 0765.570552
cellulare 389.4296677

Indicazioni stradali
Via del Passeggio, 100
02044 - FORANO (RI)
Uscita Ponzano Soratte A1



Chi mette a casa un piccolo impianto fotovoltaico fa del bene alla comunità perchè riduce le emissioni di CO2 di circa 1.300 kg all'anno. Ma c'è dell'altro...
Con il sole che abbiamo in Italia, un impianto domestico produce un guadagno netto cumulato tra i 21 e i 32mila €, ripagandosi da solo in circa 4 anni.
 

Rende di più ma occupa meno spazio

Un impianto adesso costa l'80% in meno di quanto costava nel 2005. In più, i pannelli di ultima generazione offrono un rendimento di qualità per almeno 35 anni.

Le 3 novità che aumentano il guadagno

Quest'anno molti hanno approfittato dei nuovi inverter integrati con accumuli, che permettono di conservare l'energia prodotta e non consumata sul momento, per poterla utilizzare ad esempio di sera.
Altri invece hanno iniziato a sfruttare gli ottimizzatori, dispositivi intelligenti che aumentano la resa dell'impianto del 20-25%.
E tanti hanno abbinato il fotovoltaico alle pompe di calore, per produrre gratuitamente acqua calda, riscaldamento e climatizzazione estiva.

La detrazione al 50% è ancora valida

Il problema dello smaltimento dei pannelli non sussiste perchè i produttori sono iscritti ad appositi consorzi per offrirti lo smaltimento gratuito.

L'aumento del valore catastale dell'immobile non riguarda i tradizionali impianti domestici da 3kW

mercoledì 28 ottobre 2015

                 



NUOVA COLLEZIONE 2016/2017




    PETIT 6      € 874,00

STUFA ERMETICA 6/8


 STUFA ERMETICA 10C/12C



STUFA REDONDA GLASS 8/10


STUFA REDONDA GLASS 12/12C


STUFA A PELLET SLIM ZS8C     €    1.589,00
STUFA A PELLET SLIM ZS10C   €    1.798,00


STUFA A PELLET CAYENNE 16     €   2.083,00
STUFA A PELLET CAYENNE 14     €   1.890,00


STUFA A PELLET CAYENNE 16C   €   2.290,00
STUFA A PELLET CAYENNE 14C   €   2.096,00



termostufa a pellet idro 17    €    2.714,00



RENDONDA GLASS IDRO  17     € 3.358,00
RENDONDA GLASS IDRO  20     € 3.799,00
RENDONDA GLASS IDRO  24     € 3.989,00


CALDAIA COMPATTA MOD. 16     € 2.716,00

                                                               
CALDAIA COMPATTA MOD. 16 con Braciere   €  3.031,00



CALDAIA COMPATTA MOD. 20 con Braciere   €  3.368,00
CALDAIA COMPATTA MOD. 24 con Braciere   €  3.684,00


CALDAIA COMPATTA MOD. 28 con Braciere   € 4.210,00
CALDAIA COMPATTA MOD. 32 con Braciere   € 4.526,00



CALDAIA COMPATTA MOD. 20       €  3.789,00
CALDAIA COMPATTA MOD. 24       € 4.105,00

giovedì 16 aprile 2015

Prodotti delle nostre Aziende

Caldaia a Pellet



PEL-TEC Potenza da 12 A 48 kW



Caldaia a Pellet "Certificata Classe 5" secondo la normativa UNI EN303-05:2012 richiesta per il " Conto Energia Termico" D.M. 28/12/2012.
peltecnet
Caldaia ad acqua calda in acciaio sono progettati per pellet cottura. Nella caldaia è installato il bruciatore per la cottura a pellet con la cottura automatica e funzione automatica autopulente che consente un funzionamento affidabile anche con i pellet di legno di qualità bassa. La funzione dei tubi automatici di pulizia dei fumi prevede lo scambio unificante del calore e di livello elevato ed unificante di efficienza della caldaia. Regolatore della caldaia digitale in una costruzione di base offre anche la possibilità di controllo con le apparecchiature supplementari ama sonda lambda o controllo del livello del pellet nel serbatoio pellet. Il serbatoio del pellet è parte integrante della caldaia. La caldaia è consegnato in pezzi dovuto al trasporto più facile nel locale caldaia.



Termocucina a Legna

BIO - PEK  Potenza da 17 a 29 Kw

Termocucina alimenata a legna dodata di forno separato, utilizzabile per il riscaldamento dell'impianto e il riscaldamento ACS con utilizzo di accumolo.

Apertura disponibile a destra e sinistra.
bio PEK b 
BIO-PEK B acciaio caldaie ad acqua calda percombustibili solidi di cottura sono progettati per il riscaldamento dei locali più piccoli e per la cottura e forno. Prodotta in due versioni (con e senza pompa) e con potenze termiche nominali di 18, 24  e 30 kW. La camera in cui si trova la caldaia viene riscaldata anche dalla loro piastra riscaldante superiore. Vi è la possibilità di una caldaia con collegamento a destra oa sinistra alla canna fumaria. Se l'uscita di riscaldamento è sufficiente, la caldaia può produrre l'energia termica per più di un unico piano. Può essere collegato ad aprire e impianti di riscaldamento chiusi. Design moderno e dimensioni in linea con i normali standard mobili consentono l'integrazione in uno spazio cucina, così come in ogni altra camera all'interno di una casa, che ha una connessione diretta ad una canna fumaria. Queste caldaie sono prodotte a norme EN 12815 e sono prodotti secondo la norma ISO 9001/2008.

Caldaia Pirolitica a legna con sonda Lambda 

Biotec-L Potenza da 25 a 45 Kw

Caldaia a legna pirolitica "Certificata Classe 5" secondo la normativa UNI EN303-05:2012.
eng
Caldaie ad acqua calda BioTec-L acciaio (con potenza termica nominale di 25 a 45 kW) sono progettati per legno log cottura combustibile per il riscaldamento di locali di piccole e medie dimensioni. Il principio di gassificazione del legno permette una combustione di combustibili completo. Registri fino a lunghezza di 550 mm possono essere inseriti nella grande camera di combustione. Il periodo per bruciare un riempimento di registri è almeno 4 ore a potenza nominale e può essere esteso ad un giorno intero se la necessità di riscaldamento è inferiore. La caldaia può mantenere il bagliore anche 12 ore, il che significa che in questo periodo non è necessario accendere la caldaia per mantenere il processo di riscaldamento. Funzionamento della caldaia è gestito con l'unità di controllo della caldaia incorporata utilizzando la sonda lambda, utilizzando i motori per managment primaria e presa d'aria secondaria e mutevole del ventilatore depressione del numero di giri sui gas di scarico in uscita dalla caldaia. Caldaia è collegata al sistema di riscaldamento centralizzato attraverso una valvola a 3 vie termostato (come ESBE LTC) ed un accumulo CAS (buffer) del serbatoio (come CAS, CAS B, CAS S, CAS BS).

Kit per alimentazione a pellet con serbatoio stoccaggio


Cm-Pelet-set-14-90-jednolisni-12-2013-Radno
Impianti di riscaldamento centralizzato è progettato per il collegamento alle nuove caldaie adeguatamente specificati e caldaie già inbuild quali EKO-CK P e EKO-CKB P (potenza termica nominale 14-90 kW) o EKO-CK e EKO-CKB (potenza termica nominale 14-50 kW). La Cm Pelet-set e la caldaia insieme fanno una unità funzionale, vale a dire un sistema di riscaldamento a pellet mini per la cottura. Il funzionamento automatico di un tale sistema di riscaldamento mini offre un elevato livello di comodità e li rende adatti per un'ampia gamma di utenti.Da un punto di vista operativo, tale impianto è comparabile per convenienza con un sistema di riscaldamento di cottura olio o gas, mentre il consumo di carburante è circa il 40% più conveniente rispetto ad un olio sistemi sparato. Il pellet è un combustibile rinnovabile ed ecologicamente molto accettabile.





TERMOCAMINI

TERMOCAMINI A PELLET MOD. UNI BIO



Nel migliorare e perfezionare i nostri termocamini, siamo arrivati oggi ad ottenere il modello UNI con rendimenti leader nel settore, in particolare i modelli a scomparsa sono caratterizzati dall’apertura dell’unica porta verso l’alto con il vantaggio di eliminare l’ingombro e di migliorare l’estetica del prodotto. Lo scorrimento è affidato a guide con sfere tanto da essere molto silenzioso ed esente da vibrazioni. L’apertura della porta può essere arrestata in qualunque posizione e aperta ad anta per facilitare la pulizia del vetro. Sono presenti il cassetto la valvola per l'uscita fumi e due tipi diversi di ingresso aria comburente primaria e secondaria.
Il termocamino Bio è un termocamino che può essere alimentato sia a legna che a pellet e simili, in modo automatico e sicuro, in quanto costruito rispettando le più severe norme vigenti.
Il TFT Bio è disponibile in vari modelli:
  - con vaso di espansione esterno;
  - con vaso di espansione interno abbinabile ad un impianto a cir. chiuso;
  - con porta a scomparsa;
  - con porta a scomparsa prisma;


TERMOSTUFE

UNIKA
 




A Parete

Ad Angolo


CALDAIE

  KALDY BIO                                                        KALDYNA  

FORNI

                                             Forno da Giardino                                                                                                                           




                                                Ad incaso                                                                                                                                                                                                                

mercoledì 11 febbraio 2015

ECOLOGIA : impariamo a rispettare il nostro mondo


Energia rinnovabile, sostenibile e fonti alternative

Energie rinnovabili
Solare
Eolica
Geotermica
Idroelettrica
Marina
Biomasse
Se la definizione in senso stretto di "energia rinnovabile" è quella sopra enunciata, spesso vengono usate come sinonimi anche le locuzioni "energia sostenibile" e "fonti alternative di energia".
Esistono tuttavia delle sottili differenze:
  • Energia sostenibile è una modalità di produzione ed uso dell'energia che permette uno sviluppo sostenibile: ricomprende dunque anche l'aspetto dell'efficienza degli usi energetici.
  • Fonti alternative di energia sono invece in generale tutte quelle fonti di energia "non fossili", ovvero diverse dagli idrocarburi o il carbone; rientra tra queste, ad esempio, anche l'energia nucleare, considerata alternativa all'uso di idrocarburi e carbone. Comprendono dunque anche le energie rinnovabili.
La normativa europea (Direttiva 2009/28/CE) ha provveduto a fare chiarezza circa quali fonti siano effettivamente considerate rinnovabili, in modo da evitare classificazioni opinabili o poco scientifiche.
La legge italiana ha recepito, attraverso il Decreto Legislativo 28 del 03/03/2011i contenuti della Direttiva 2009/28/CE, compresa la parte relativa alle definizioni. A tutti gli effetti di legge quindi, anche in italia le fonti di energia rinnovabile sono: l'energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.
« ...il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici. »



Energia solare

Risorse globali di energia solare. I colori sulla mappa indicano la potenza media che raggiunge la Terra, in un periodo di tre anni dal 1991 al 1993 (24 ore al giorno, tenendo conto anche della copertura nuvolosa indicata dai satelliti meteorologici). La scala è in watt per metro quadrato. L'area necessaria per fornire l'energia equivalente alla richiesta primaria di energia attuale è indicata dai dischetti scuri.
L'energia solare è l'energia associata alla radiazione solare e rappresenta la fonte primaria di energia sulla TerraL'energia solare, infatti, è quella normalmente utilizzata dagli organismi autotrofi, cioè quelli che eseguono la fotosintesi, comunemente indicati come "vegetali" (da cui si originano anche i combustibili fossili); gli altri organismi viventi sfruttano invece l'energia chimica ricavata dai vegetali o da altri organismi che a loro volta si nutrono di vegetali e quindi in ultima analisi sfruttano anch'essi l'energia solare, seppur indirettamente.
Da questa energia derivano più o meno direttamente quasi tutte le altre fonti energetiche disponibili all'uomo quali i combustibili fossili, l'energia eolica, l'energia del moto ondoso, l'energia idroelettrica, l'energia da biomassa con le sole eccezioni dell'energia nucleare, dell'energia geotermica e dell'energia delle maree. Può essere utilizzata direttamente a scopi energetici per produrre calore o energia elettrica con varie tipologie di impianto.
Sulla Terra il valore di tale energia (a livello locale o globale, giornaliera, mensile o annuale) si può calcolare come il prodotto tra l'insolazione media, l'eliofania nell'intervallo di tempo considerato e la superficie incidente considerata.
L'energia solare ha molti vantaggi poiché è inesauribile, è una risorsa d'immediata reperibilità, è pulita perché ci arriva attraverso i raggi del sole. La quantità di energia solare che arriva sul suolo terrestre è enorme, circa diecimila volte superiore a tutta l'energia usata dall'umanità nel suo complesso. L'energia solare può essere utilizzata per generare elettricità (fotovoltaico) o per generare calore (Il solare termico).

Solare fotovoltaico

L'Italia ha sinora sostenuto un considerevole sforzo pubblico per alimentare il mercato degli impianti fotovoltaici. Tale sforzo ha riguardato, in buona parte, gli impianti di media-grande taglia (dell'ordine del centinaio di kW e fino a qualche MW) connessi alla rete elettrica.
L'evoluzione della tecnologia, tuttavia, non è stata tale da dischiudere nuove opportunità per questo tipo di applicazione, la cui praticabilità riguarda il lungo periodo ed è subordinata ai risultati della ricerca, in termini di ampio incremento dell'efficienza dei componenti e riduzione dei costi.
Un caso di promozione di quei settori di mercato nei quali siano possibili sinergie positive tra le caratteristiche tecniche e di modularità del fotovoltaico e le esigenze di altri settori di ampia ricettività potenziale è quello dell'integrazione del fotovoltaico nell'edilizia, ritenuto un connubio molto interessante da diversi paesi, tra cui Giappone, Stati Uniti e Germania, per la possibilità di realizzare facciate, tetti, pensiline "fotovoltaiche". Gli obiettivi, dunque, più che di natura energetica, sono di sviluppo e promozione, almeno finché i costi non si saranno fortemente ridotti.

Solare termico e termodinamico

Il solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria è ormai prossimo alla competitività in diverse applicazioni, soprattutto ove è in grado di sostituire non solo combustibile ma anche impianti convenzionali. Tale tecnologia, a livello internazionale sufficientemente matura, trova in Italia condizioni particolarmente favorevoli, quali l'esposizione climatica, l'idoneità della maggioranza degli edifici ad uso residenziale (che è caratterizzata da una o due unità abitative), la prevalenza nel riscaldamento dell'acqua sanitaria dell'uso dell'elettricità (10.000.000 di scaldabagni elettrici). Diverso è il caso promettente del solare termodinamico, ancora però in fase di sviluppo e lontano da una maturità industriale.

Energia eolica

L'energia eolica è il prodotto della trasformazione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia (elettrica o meccanica). Viene per lo più convertita in energia elettrica tramite centrali eoliche. Per sfruttare l'energia del vento vengono utilizzati gli aerogeneratori. Il principio è lo stesso dei vecchi mulini a vento ossia ilvento che spinge le pale; in questo caso, il movimento di rotazione delle pale viene trasmesso ad un generatore che produce elettricità.

Gli aerogeneratori sono diversi per forma e dimensione; il tipo più diffuso è quello medio, alto circa 50 metri con 2 o 3 pale lunghe 20 metri e in grado di erogare una potenza elettrica giornaliera di 500/600 kW (pari al fabbisogno elettrico giornaliero di 500 famiglie). I dati forniti dall'IEA (Agenzia Internazionale dell'Energia) delineano un trend sempre maggiormente crescente, tanto da far prevedere, con buona approssimazione, che essa potrà soddisfare il 20% della domanda di elettricità mondiale nel 2020 e il 50% dell'energia primaria nel 2050.

È certamente tra le energie rinnovabili quella più diffusa al mondo e ha fatto registrare un incremento di oltre il 30% tra il 2007 e il 2008. In Italia, benché se ne parli poco, l'eolico copre già il 20% dell'energia alternativa prodotta e si prevede che avrà una crescente diffusione nei prossimi anni, grazie anche a impianti off-shore più performanti e quelli di formato più piccolo, mini e micro eolico, adatti a soddisfare le utenze medie e piccole.

Energia idroelettrica

L'energia idroelettrica è una fonte di energia pulita e rinnovabile ricavata dalla forza delle acque. Il flusso d'acqua di un lago, un fiume o un bacino artificiale, opportunamente convogliato attraverso apposite condutture, può trasformare la sua forza in energia di pressione e cinetica. Questa energia, in seguito, alimenta un generatore che la converte in elettricità.

È stata la prima fonte rinnovabile ad essere utilizzata su larga scala, basti pensare che la prima diga della storia fu costruita dagli antichi egizi 6.000 anni fa per convogliare le acque del Nilo, e poi dopo fu sfruttata con i mulini ad acqua. Il suo contributo alla produzione mondiale di energia elettrica è, attualmente, del 18%.

In Italia, secondo i dati di Terna, l'idroelettrico produce il 12% del fabbisogno energetico totale, ed è indiscutibilmente l’energia rinnovabile più utilizzata. Le centrali idroelettriche totali sono più di duemila, di cui solo l'ENEL dispone di circa 500 impianti, per una capacità totale di 14.312 MW. Si tratta di impianti ad acqua fluente, serbatoio o a bacino e di pompaggio, presenti maggiormente nell’arco alpino e appenninico. Gli impianti sono presenti un po' in tutta Italia (1613 al Nord, 277 al Centro e 172 al Sud), e il più produttivo è a Presenzano, in provincia di Caserta, mentre la regione con più impianti è le Marche con 94 centrali. Come possiamo notare in Italia la situazione non è così negativa, e già si stanno prendendo provvedimenti per il futuro.
Nell’ultimo decennio inoltre si stanno sviluppando sistemi da installare in mare, come tra l’altro avviene anche con i sistemi off-shore dell’eolico, per sfruttare il potenziale delle onde, delle maree, delle correnti marine o del gradiente di temperatura tra fondo e superficie degli oceani che hanno una potenza di gran lunga superiore a quella che si può trovare sulla terraferma, ma che è stata per troppo tempo sprecata.

Energia geotermica

L'energia geotermica è l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia rinnovabile, se valutata in tempi brevi. Si basa sulla produzione di calore naturale della Terra (geotermia), alimentata dall'energia termica pubblicata in processi di decadimento nucleare di elementi radioattivi quali l'uranio, il torio e il potassio, contenuti naturalmente all'interno della Terra. L'energia geotermica costituisce oggi meno dell'1% della produzione mondiale di energia. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo il calore difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.

La risorsa geotermica risulta costituita da acque sotterranee che, venendo a contatto con rocce ad alte temperature, si riscaldano e in alcuni casi vaporizzano. A causa dell'esaurimento che dopo un certo numero di anni possono subire i campi geotermici, sono stati avviati esperimenti per tentare operazioni di ricarica. Un interessante uso delle acque geotermiche a basse temperature è costituito dall'innaffiamento delle colture di serra o all'irrigazione a effetto climatizzante, in grado di garantire le produzioni agricole anche nei paesi freddi.

Energia da biomasse


Da materiali di scarto di origine organica, di natura vegetale e animale, è possibile ottenere una fonte di energia pulita immediatamente utilizzabile. Ai sensi della legislazione comunitaria sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, con il termine " biomassa" deve intendersi "la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall'agricoltura, dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l'acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani".

L’utilizzo delle biomasse per fini energetici non contribuisce ad aggravare il fenomeno dell’effetto serra, poiché la quantità dell’anidride carbonica pubblicata in atmosfera durante la decomposizione, sia che essa avvenga naturalmente sia che avvenga a seguito di processi di conversione energetica (anche se attraverso la combustione), è equivalente a quella assorbita durante la crescita della biomassa stessa. Quindi, se le biomasse bruciate sono rimpiazzate con nuove biomasse, non vi è alcun contributo netto all'aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera. Questo avviene tutte le volte che si utilizzano residui, ovvero che si proceda a produrre appositamente la biomassa (es. colture energetiche), cioè ad estrarre materiale legnoso dai boschi secondo criteri adeguati (es. potature, estrazione di materiale legnoso in eccesso per riduzione del rischio di autoincendi, altre tecniche di esbosco per protezione antincendio, etc.).

L’impiego delle biomasse in Europa soddisfa una quota piuttosto marginale dei consumi di energia primaria, ma il reale potenziale energetico di tale fonte non è ancora pienamente sfruttato. Nello sfruttamento delle biomasse come fonte energetica, sono all'avanguardia i Paesi del centro-nord Europa, che hanno installato grossi impianti di cogenerazione e teleriscaldamento alimentati a biomasse. La Francia, che ha la più vasta superficie agricola in Europa, punta molto anche sulla produzione di biodiesel ed etanolo, per il cui impiego come combustibile ha adottato una politica di completa defiscalizzazione. La Gran Bretagna invece, ha sviluppato una produzione trascurabile di biocombustibili, ritenuti allo stato attuale antieconomici, e si è dedicata in particolare allo sviluppo di un vasto ed efficiente sistema di recupero del biogas dalle discariche, sia per usi termici che elettrici. Nel quadro europeo dell’utilizzo energetico delle biomasse, l’Italia è in una condizione di scarso sviluppo, nonostante l’elevato potenziale di cui dispone.

Energia marina

Con energia marina s'intende l'energia racchiusa in varie forme nei mari e negli oceani. Può essere estratta con diverse tecnologie e, ad oggi, sono stati sperimentati molti sistemi ed alcuni sono già in uno stadio pre commerciale. Tramite particolari tecniche, si sfruttano le svariate potenzialità offerte dal mare quali i moti ondosi, il movimento dell'aria al di sopra delle onde, le maree o la differenza di temperatura tra il fondo e la superficie. L'impiego di questa fonte, comunque, è ancora abbastanza complicato e al momento piuttosto costoso.
Una società italiana ha recentemente sperimentato un sistema di sfruttamento dell'energia marina prendendo come spunto le eliche dei traghetti. La sperimentazione è stata compiuta al largo di Torre Faro, 200 metri al largo di Messina dove le correnti marine raggiungono mediamente una velocità di 1-3 metri al secondo. Un sistema a turbina sommersa, denominata Kobold, riesce a trasformare la corrente marina in energia elettrica per una capacità di 24-30 kW. Le turbine sono state costruite con pale ampie 5 metri, poste in bassa profondità (2-3 metri), ancorate sul fondo e ad una piattaforma superficiale. Quanta energia produce una turbina? Una corrente di 3 m/s. genera circa 100 kW. Una forte corrente da 3 m/s. arriva però esponenzialmente alla capacità di 800 kW. La realizzazione del progetto è stata curata dalla società "Ponte di Archimede" che ora punta ad offrire la propria tecnologia ed esperienza alla Cina, all'Indonesia e alle Filippine. In questi Paesi molte isole sono scollegate dalla rete elettrica nazionale a causa del costo elevato delle infrastrutture necessarie per raggiungerle. Si riforniscono di energia elettrica tramite arcaici e inquinanti generatori diesel. L'applicazione delle turbine potrebbe rappresentare una valida risposta energetica. La notizia dimostra come l'efficienza dei sistemi energetici non debba essere sempre valutata globalmente, ma anche prendendo spunto dai contesti locali. Quel che sembra poco conveniente o utopistico può diventare invece la migliore ipotesi energetica in determinati contesti territoriali.